una nota di Ariano Cambia e Pro Civitate:
Nel clima pre-elettorale che va caratterizzando sempre più il dibattito politico tra i cittadini del Tricolle, abbiamo assistito ad una iniziativa lodevole messa in campo dall'Associazione Harambee che si proponeva di far dialogare le forze politiche o le associazioni o altri movimenti per individuare momenti di aggregazione e di proposta in vista della prossima tornata amministrativa.
Abituati ad accettare il confronto con tutti, senza preclusioni per nessuno, abbiamo positivamente accettato l'invito a discutere e ad avanzare delle proposte.
Fin dalle prime battute, sono emerse chiare posizioni di rifiuto della proposta aperta avanzata dal movimento Harambee: si sono subito citiamati fuori Ariano al Centro, che ha dichiarato di non voler minimamente prendere in conto ipotesi di apertura o di apparentamento con il PD, Ariano in Movimento ed il PSI.
Nel frattempo SEL, alcuni socialisti a titolo personale, una parte del PD che si riconosce nel costituito circolo E. Berlinguer concordano di voler procedere alla costruzione di un centrosinistra organico, che punti compatto alla battaglia amministrativa, nella prospettiva di una possibile vittoria.
ll candidato sindaco della coalizione di centrosinistra dovrebbe scaturire dalle primarie, fortemente volute dal movimento Harambee. A questo punto la domanda: che senso ha, per una lista d'impegno civile, Pro-Civitate, senza preclusioni nei confronti di chicchessia ma nemmeno senza aprioristiche adesioni a schieramenti predefiniti, e per la lista Ariano Cambia, partecipare ad una iniziativa con altre sensibilità, che mostrano di non aver compreso che la ricerca di una strategia comune non prevede la fagocitazione in un fantomatico buco nero, detto centrosinistra organico, dai paletti ben definiti, di altre parti della società civile, ma il rispetto di potenziali alleati ed il confronto sulle cose che si vogliono realizzare?
Noi, di Pro Civitate e Ariano Cambia, siamo aperti a tutti, vogliamo dialogare con tutti coloro che lo desiderano e possibilmente trovare anche convergenze, sulla base di una identità, la nostra, al di sopra dei partiti, che rivendichiamo, senza sposare logiche di schieramento preconfezionate.
Avrebbe avuto senso, dal nostro punto di vista, un confronto sui punti programmatici ritenuti qualificanti, sulle modalità della futura gestione della cosa pubblica, e la ricerca di convergenze politiche sulle opportunità e sulle risorse, anche umane, su cui puntare, in una logica inclusiva e non esclusiva.
In un contesto chiuso, bloccato, per noi, portatori di sensibilità diverse, non necessariamente distanti ma nemmeno omologate a quelle di alcune delle forze del centrosinistra, invocato spesso e a spron battuto come il recinto all'interno del quale consumare la gestazione della conquista dell'amministrazione, non ha senso proseguire il confronto, per quel che attiene alla scelta delle primarie, che possono avere un senso per una forza politica ma non per altre.
Rispettiamo coloro che credono in questa modalità di individuazione del candidato sindaco di una coalizione, ma per quello che pensiamo di rappresentare, per gli obiettivi che intendiamo perseguire, il percorso avrebbe potuto o dovuto seguire - in ragione della costruzione di una intesa operativa - un iter squisitamente fondato su valutazioni e argomentazioni di tipo politico e non tanto di modalità, proprie di una parte, ma non estensibili tout-court ad altri.
ll confronto sulle cose e sulle idee rimane aperto!