Riceviamo e pubblichiamo
Su istanza dei Consiglieri Comunali di minoranza, che avevano segnalato l’ennesima illegittimità commessa dal presidente del Consiglio in sede di convocazione, è stata annullata in autotutela la seduta del Consiglio Comunale prevista per il 24/25.07.2024 nella quale, dopo aver abbondantemente sforato il termine del 30.04 previsto per legge, si pretendeva di approvare in fretta e furia il consuntivo 2023, violando il diritto dei Consiglieri di avere a disposizione gli atti almeno 20 giorni prima della seduta.
L’ennesimo passo falso di un’amministrazione imbarazzante, che ormai ha fatto della mancanza di trasparenza, della sistematica violazione delle regole e della prevaricazione la sua unica stella polare.
Ma al di là del singolo episodio, crediamo che il grado di approssimazione, improvvisazione, inefficienza raggiunto da questa compagine non sia più tollerabile: il Consiglio Comunale risulta continuamente mortificato da una gestione volutamente conflittuale e provocatoria, purtroppo avallata dal sindaco; da gennaio si omette (anche qui violando le norme) di sostituire un assessore e di nominare il Segretario Comunale; da ultimo è stato licenziato, per oscuri motivi e senza essere rimpiazzato, il Dirigente Area Finanziaria; non vi è traccia di atti significativi sui temi importanti; sull’ordinario si arranca paurosamente; gli uffici comunali sono allo sbando; è ormai palpabile e diffusa una sensazione di abbandono e di sfiducia. E si potrebbe continuare.
Un quadro così desolante dovrebbe indurre il Sindaco e i suoi sodali a trarne le debite conseguenze, e a porre fine ad un’esperienza così fallimentare.
Ariano non merita di essere trascinata ulteriormente nel baratro.
Marcello Luparella, Antonio Della Croce, Marco La Carità, Emerico Mazza e Daniele Tiso.