di Aleandro Longhi *
Sono nato e cresciuto a Genova, ma da qualche anno vivo, anche se non stabilmente, ad Ariano Irpino. Ho conosciuto gli Arianesi, che non esito a definire brava gente. Hanno però un difetto: negli ultimi dieci sono stati amministrati da persone che non meritano, ma che purtroppo hanno votato. Sto assistendo al declino di una città un tempo fiorente.
Qualche anno fa Ariano era malata, ma la medicina che gli amministratori le hanno somministrato negli ultimi anni, l’ha portata all’agonia. Eppure negli ultimi dieci anni la Destra ha governato con maggioranze bulgare, l’ultima amministrazione poteva contare su ben 18 consiglieri di maggioranza contro i tre dell’opposizione.
Erano presenti in Comune tutte le sfumature di Destra possibili, con liste che al primo turno elettorale si sono contrapposte per poi riunificarsi, con il massimo del trasformismo, nel sostenere il sindaco Mainiero. Il tutto sotto la regia di un grande burattinaio comunemente chiamato “il feudatario”, colui che tutto “puote”, ma che con l’inesorabile avanzare dell’età, per conservare il potere dinastico, ha dovuto mettere in campo anche il figlio.
Eppure la Destra, che sgovernava con 18 consiglieri, è riuscita a dividersi, a far cadere il sindaco e a far arrivare il Commissario prefettizio. Per quale motivo ben 8 consiglieri di Destra hanno fatto cadere il sindaco? Cosa c’era sotto? Quali interessi di bottega? Nessuno lo ha mai motivato.
Ma con l’approssimarsi delle elezioni la storia si ripete: torna la lista Zecchino (padre o figlio che sia), candidato a sindaco un tale Ciasullo, mentre l’altra Destra ha cercato di candidare l’ex sindaco Gambacorta, la cui amministrazione aveva dato inizio al declino della città. È un dirigente della Biogem di Zecchino. Il presidente Caldoro lo avrebbe voluto per riunificare la Destra. Ma Gambacorta ha tardato sciogliere la riserva e Ciasullo, che ci ha creduto, non ha voluto farsi da parte.
Sembra che Gambacorta non si sia accordato con le varie Destre, ma non si sa mai. La Destra è alla disperata ricerca di un nuovo candidato a sindaco. Ma gli Arianesi questa volta hanno capito: rivogliono la loro dignità, vogliono sperare nel cambiamento e sognare un legittimo ritorno alla prosperità della loro città.
Ho assistito all’assemblea della coalizione di Centrosinistra Ariano Bene Comune: molte persone, tra cui tanti giovani entusiasti e ho potuto notare come il nome della coalizione e gli obiettivi di promotori e partecipanti, coincidessero, fossero realmente la stessa cosa, il bene di Ariano e non gli interessi personali.
Si dovevano presentare i candidati alle primarie e molti erano coloro che potevano aspirare alla carica di sindaco, cominciando da Antonio Ninfadoro, consigliere comunale uscente del Pd, Fabrizio Procopio dell’Associazione Harambee, la giornalista e scrittrice Floriana Mastandrea di SEL, così come l’architetto Franco Grasso e altri di diverse associazioni e movimenti, ma tutti hanno preferito convergere sull’avvocato Giovanni La Vita del Psi e consigliere comunale uscente. Quindi non ne hanno fatto una questione di incarichi, bensì di squadra e di programma per l’effettivo bene comune di Ariano.
Una lezione di buona politica da prendere ad esempio. Parte del Pd e del Psi che per ora non hanno aderito ad Ariano Bene Comune, ormai hanno soltanto da scegliere se allearsi con una delle due Destre per fare il Centro del Centrodestra e votare dunque contro il Centrosinistra, arrivando persino a non votare il candidato sindaco espressione del Psi o tornare nel campo naturale del Centrosinistra e battersi contro chi ha portato Ariano allo sfacelo con tale trasformismo, che al confronto, il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa sfigura come un innocuo gattone.
Gli Arianesi, soprattutto i giovani, hanno capito, vogliono giustamente un futuro: o si cambia politica e si cacciano gli uomini della Destra che hanno amministrato finora o si può facilmente profetizzare che il declino sarà inarrestabile.
* Aleandro Longhi (Genova, 22 marzo 1947), è un politico italiano. Esponente dei Comunisti Italiani, è stato eletto alla Camera dei deputati nella XV legislatura nella lista de l'Ulivo della circoscrizione Liguria. Nella precedente legislatura era stato eletto senatore, sempre nella lista dell'Ulivo. (fonte wikipedia)