da Ottopagine del 19 ottobre 2013. Intervista a cura di Alessandro Calabrese
Da un sondaggio condotto attraverso il web, sembra che il nome di Antonio Santosuosso sia tra quelli più graditi ai cittadini di Ariano Irpino per ricoprire il ruolo di sindaco. Ed in realtà, sulla candidatura del presidente provinciale del Collegio dei geometri e dei geometri laureati di Avellino si sta ragionando già da diverso tempo ma in maniera pacata, senza clamori né annunci strillati. Segnale, questo, di uno stile che vuole significare innanzitutto riservatezza e tutela di un progetto che è ancora in fase embrionale. Così come ci spiega il diretto interessato.
Presidente, si comincia a parlare insistentemente di una sua candidatura a sindaco del Tricolle: cosa c’è di vero?
«Diciamo che c’è una volontà da parte mia ad impegnarmi per la città e c’è un gruppo di persone che sostiene questa ipotesi. Ma finora non abbiamo voluto pubblicizzare queste intenzioni per evitare che sorgessero problemi o si presentassero ostacoli sulla strada che stiamo tracciando giorno per giorno».
Chi sostiene questo progetto?
«Abbiamo cominciato a ragionare da diverso tempo di questo percorso con alcuni amici. Molto prima che scoppiasse la crisi in maggioranza e il Comune fosse commissariato. Ci siamo mossi in ottica 2014, scadenza naturale dell’ultima consiliatura, credendo che si dovesse ripartire dalla società civile e dai problemi di Ariano che sono tanti e vanno risolti al più presto».
Nessun legame con i partiti locali?
«Al momento i gruppi di lavoro con cui sto colloquiando non fanno riferimento a bandiere politiche. In seguito, ovviamente, quando si dovrà pensare a sintetizzare le idee in un programma di governo e allestire una lista elettorale, ci sarà la collaborazione, la sinergia e l’unione anche con le forze politiche della città».
C’è già un’orientamento su questo versante?
«Dico subito che non ci sono né preferenze né preclusioni assolute ma alcune direttrici da seguire ce le siamo date. Innanzitutto una premessa: siamo aperti al dialogo con tutti, il nostro obiettivo principale è affrontare e sanare gli errori del passato per poi passare velocemente ad impostare le condizioni per una fase di crescita e di sviluppo della città. Chi raccoglierà il nostro appello sarà il benvenuto. Detto ciò, personalmente sono sempre stato un moderato per cui è in questa direzione che mi piacerebbe trovare gente di buona volontà che ha cuore le sorti di Ariano e della sua gente, in uno spirito di condivisione delle scelte e di collaborazione nel realizzare i traguardi prefissi».
E con chi ha gestito il Comune fino a ieri… come si pone?
«Rispetto le esperienze maturate e, quindi, valuterò i consigli, se ne dovessero arrivare, di quanti hanno amministrato in passato. Nel contempo, però, credo che, anche per una questione di stile, sia opportuno che chi ha già governato per tanto tempo faccia un passo indietro».
Che ruolo dovrebbero avere i partiti nella costruzione di una squadra per amministrare una città come Ariano?
«Una volta stabilita la piena sintonia, sicuramente importante. Create le fondamenta nella società civile è evidente che il discorso vada allargato alla politica. Non credo nei candidati isolati. E’ un metodo che non ha mai portato da nessuna parte».
Come intende muoversi ora?
«Continuerò a raccogliere le istanze dei cittadini e ad intercettarne i bisogni e le necessità. Su questa base, poi, coinvolgerò quanti si rispecchieranno in un programma snello e concreto che sia fondato su dieci punti reali».
Ne accenna qualcuno?
«Certamente si dovrà ripartire dall’urbanistica e fare un discorso complessivo sulle opere pubbliche avviate e da avviare. Questioni che sono sotto gli occhi di tutti. Così come va affrontato subito il problema del traffico a Cardito cercando di snellire quello che è diventato un blocco per l’intera città. Tutto ciò senza dimenticare un progetto di rivitalizzazione del centro storico. Ma per fare questo e tanto altro ancora è necessario rimettere in moto la macchina amministrativa che deve tornare ad essere efficiente e funzionale».