La Cgil accusa: "Abbandonati a loro stessi". Polemiche dai sindaci: "Mai avuto fondi"
"Mai avuto fondi o premi per l'accoglienza dei migranti". Sono categorici i sindaci dei comuni irpini che da oltre un anno danno accoglienza ai profughi. In cambio però danno ospitalità ai giovani immigrati in prevalenza africani, e per loro c'è chi organizza gare di solidarietà. Funziona così nei borghi dove l'ospitalità è sempre sacra, e gli emarginati sono per fortuna integrati.
Lo scontro istituzionale delle ultime ore tra Salvini e Renzi si è ripercosso, giocoforza, anche nella nostra provincia dove mai a oggi nessun sindaco si è ribellato all'arrivo dei migranti. "Le amministrazioni stanno solo subendo decisioni prese da altri- tuona intanto la Cgil di Avellino attraverso i suoi massimi esponenti-. Da settimana abbiamo chiesto al prefetto Sessa un tavolo di confronto con tutte le parti ma non abbiamo ancora avuto una risposta, solamente una mezza promessa di convocazione dopo le Regionali".
E' passata però una settimana dal voto e sindaci e sindacalisti sono ancora in attesa di un segnale dalla Prefettura. Domani intanto si terrà l'ennesimo bando a Palazzo di Governo per l'accoglienza, segno che a breve altri migranti arriveranno in Irpinia e allungheranno così l'elenco di quelli già presenti dalla primavera dello scorso anno.
Le scintille del nord rischiano di infiammare pure il Sud che non si è tirato indietro davanti all'emergenza migranti, anzi. Ci sono paesi, come Venticano, Mercogliano e Monteforte, che ne ospitano un centinaio. Le strutture insomma sono al limite della capienza, e per questo si sta provvedendo a bandire l'assegnazione dell'accoglienza ad altre strutture.
"I migranti sono abbandonati a loro stessi- incalza sempre Petruzziello, segretario provinciale Cgil-. Lo diciamo da mesi ma invano. Occorrono più controlli, più trasparenza sulla gestione dell'accoglienza".
L'emergenza ha scatenato solo tanta confusione,e altrettanto affarismo.