Amministrative Ariano, Vittorio Melito:"Meno candidature nell'interesse della città"

di , Martedì, 04 Agosto 2020

Risvegliandoci dall’incubo vissuto  tra marzo e maggio, immaginavamo di veder crescere un rinnovato senso di responsabilità che, sublimando ansia e preoccupazioni, portasse a far valere le ragioni della nostra Ariano con la necessaria serietà.
Leggo che tra pochi giorni saranno presentate non meno di sei candidature a sindaco e circa venti liste di candidati consiglieri comunali, per un totale non inferiore ai 300 candidati, dei quali solo undici saranno eletti (detratti il sindaco ed i candidati sindaci non vincitori). La voglia di partecipazione è sicuramente positiva, ma c’è il pericolo di tante, troppe frustrazioni e delusioni. 
Ariano ha bisogno di saper farsi sentire, di autorevolezza, di capacità di ponderazione coniugata a lucidità di analisi ed a fermezza nel sostenere le proprie ragioni. Più nello specifico, avrebbe bisogno di raffrontarsi con credibilità ed energia con i governi nazionale e regionale; occorrerebbe perciò che gli schieramenti che esprimono maggioranza e opposizione ai livelli centrali avessero corrispondenza in questa Città martoriata e degna di particolare attenzione.
Il proliferare di candidati e liste va in direzione opposta; una cittadina tanto divisa perde capacità di espressione e di ottenere ascolto.
Lo schieramento corrispondente alla maggioranza parlamentare è qui talmente frantumato che difficilmente potrà essere credibile, neppure come opposizione. Se le forze che furono vincitrici nel 2019 in maniera così inattesa proprio non riescono a ritrovare le ragioni dell’alleanza, per il bene della Città dovrebbero a mio avviso fare ancora un ultimo sforzo di riflessione: Ariano ha bisogno di un’immagine di serietà, anche in chi sarà soccombente.
Mi auguro che dirigenti di livello sovracomunale si facciano carico di questa paradossale situazione e si adoperino per rientrare nell’ordinaria dialettica politica.
Sia chiaro che non intendo parteggiare per nessuno, anche se personalmente attendo con ansia di leggere i programmi e di saggiare il segno che l’emergenza sanitaria ha lasciato nel pensiero di ciascun aspirante sindaco. Ma questo eccessivo frazionamento, questa spaccatura pubblica e clamorosa di più di uno dei partiti principali mi fanno temere che le conseguenze negative saranno pagate anche dalla Città nel suo complesso, in termini - ribadisco - di credibilità ed autorevolezza.
Non ci serve un Consiglio comunale spezzettato ed esposto ai venti del trasformismo: occorrono maggioranza ed opposizione coese ed idonee a svolgere il rispettivo ruolo con tenacia e disinteresse personale.
Auspico ancora la ricomposizione di certe frizioni e la semplificazione del quadro politico: nell’esclusivo interesse di Ariano!