Ieri sera presso il PlazaCafè si è tenuto il comizio di presentazione del candidato al consiglio Antonio Terranera e dell’onorevole Generoso Maraia.
I due fin da subito hanno insistito sul punto fondamentale del loro programma (o per meglio dire Progetto, come entrambi lo hanno chiamato innumerevoli volte): i Giovani.
“Spetta ai giovani cambiare il futuro, uno Stato che non ha interesse per i giovani è destinato al fallimento”, queste le dure parole di Terranera, nell’incipit del suo discorso. Il candidato ha continuato, con tono appassionato, dando importanza al concetto di Progettare per creare un’alternativa alla vecchia classe politica e cambiare il modo di vedere la realtà che ci circonda. Sebbene la squadra sia composta da otto uomini e otto donne, con interessi e capacità diverse, a detta di Terranera, tutti sono raggruppati da un obiettivo comune: il cambiamento.
Nel comizio ha preso brevemente (ma in maniera estremamente efficace) la parola il candidato sindaco Enrico Franza. Ha subito spiegato il proprio progetto, la necessità e le motivazioni di creare una coalizione che abbia un significato ed una propria coerenza. Di fronte al Covid, hanno capito di essere più uniti, più forti e ormai pronti ad accettare nuove sfide. Piene di speranza le parole dell'aspirante sindaco, convinto del fatto che la comunità arianese abbia capito le sue intenzioni e il motivo delle sue dimissioni. Per questo, non ha avuto timore nel dire che l’unica cosa che manca alla loro vittoria è la fiducia dei cittadini.
Successivamente si è espresso Vincenzo Ciampi, ex-sindaco di Avellino, che con Franza ha condiviso il destino comune: “un’anatra zoppa” come si definiscono entrambi. Dopo essere stato sfiduciato dopo appena quattro mesi, per mancanza di possibili accordi, ora si candida alla regione e insiste sull’importanza dell’Irpinia, sul problema fortissimo della disoccupazione, sulla necessità di trovare un’alternativa.
E’ proprio sulla necessità di un’alternativa che verte il discorso di Generoso Maraia, onorevole del Movimento 5 stelle. Con voce sofferta ha ricordato il periodo in cui, obbligato, è stato costretto ad allontanarsi per cercare lavoro, per trovare la stabilità necessaria a creare una famiglia. Si è espresso, con fermezza, sull’importanza di sfruttare l’agricoltura, le risorse presenti sul territorio, i siti archeologici e tutto ciò che la nostra terra ha da offrire.
Di buon auspicio per il futuro sono state le sue ultime parole: “Voglio che voi giovani possiate avere una scelta: non dovete essere obbligati ad andarvene e a lasciare la vostra casa. Qui non dev’esserci il deserto, ma solide alternative. Dovete essere in grado di scegliere di ritornare, con la consapevolezza che anche qui c’è qualcosa da offrirvi.”
Articolo di Valentina Di Falco