Nulla di certo, ma indiscrezioni parlano di un numero di liste pari al doppio del 2009. Nuovo che avanza o la solita confusione?
Diciassette. Non è un riferimento alla mala sorte, ma più semplicemente al probabile numero delle liste che vedremo sulla scheda elettorale tra due mesi. Due mesi, appunto. Sono pochi, ma in politica sono un’eternità. Un tempo abbastanza lungo per decidere programmi, alleanze e candidati.
Qualche giorno fa su un noto quotidiano locale si accennava al numero di liste che probabilmente saranno presentate per le prossime comunali. Alcune certe, altre ancora da scoprire, ma risaltava il numero. Diciassette. Stando alle voci, sarebbero certe le presenze di PD, SEL, Forza Italia, NCD, Scelta Civica, Popolari di Caso, Svolta Popolare, Insieme per Ariano, Liberi e Forti, Pro Civitate, Ariano Bene Comune e Movimento Cinque Stelle. Ma anche altre sono in procinto di essere presentate.
Diciassette liste, quasi il doppio rispetto al 2009, quando ne furono presentate nove. Facendo qualche rapido conto, dovrebbero esserci, dunque, anche circa quattrocento aspiranti alla carica di consigliere comunale. Scatta la curiosità. Volti nuovi? Se sì, di chi si tratta? Età media? Troppo presto ancora per dirlo. Molte cose probabilmente le scopriremo a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Oggi tutto è ancora in fase di studio. Non si conoscono i programmi, né le coalizioni. Solo alcuni si sono già fatti avanti come aspiranti alla carica di sindaco, portandosi avanti col lavoro. Sono tante ancora le domande che attendono risposta. Una su tutte riguarda la popolazione. Indignata per l’operato discutibile dell’ultima amministrazione.
L’indignazione è il sentimento col quale l’arianese medio si avvicina alle elezioni comunali da diversi anni. Poi, però, al momento del voto, per un motivo o per un altro, prende sempre una posizione. Sarà così anche stavolta? E, nel caso, l’effetto Grillo si ripercuoterà anche sul Tricolle? Non possiamo dirlo ora, senza nulla tra le mani. Ma molte risposte potranno arrivare dai nomi che si legheranno alle liste. Perché sicuramente saranno in tanti a parlare di “nuovo”, “rinnovamento”, “cambiamento”. Queste parole le conosciamo. Ma saranno gli uomini messi in campo e la loro qualità, prima ancora che la quantità, a portare la gente al voto. Perché, forse, mai come stavolta per conquistare l’arianese medio ci vorrà qualcosa di più.
A giudicare da quanto si legge sui vari siti locali e dai comunicati degli esponenti della politica arianese, purtroppo sempre i soliti, verrebbe da dire che ancora non ci siamo. Ma è davvero troppo presto per parlare. Consideriamole per ora solo parole al vento. Ma ricordiamoci della qualità. È l’unico elemento che può dare un significato a questo “diciassette”, per ora solo presagio di sventura.