Ad Ariano Irpino il Consiglio Comunale nella seduta di ieri, 5 ottobre, ha discusso delle problematiche inerenti l’ “Alto Calore, tariffe, sospensioni di forniture e disservizi”, per fare il punto della situazione sull’emergenza idrica locale.
Apprezzatissima da parte di tutti i Consiglieri la presenza e la partecipazione ai lavori della seduta consiliare del Presidente dell’Alto Calore Servizi, Raffaele De Stefano, su invito del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale, giunto insieme al direttore tecnico Antonio Spiniello.
De Stefano, pur sottolineando l’importanza che riveste la Città di Ariano, rimarca l’estensione della sua rete idrica, addirittura superiore a quella del capoluogo, con dislivelli altimetrici notevoli. Spiega che i disservizi registrati in prevalenza nei mesi estivi, sono di carattere strutturale, in quanto Ariano ha problemi sulle condotte più gravi rispetto ad altre aree, che sono vecchissime e sulle quali non sono mai stati fatti interventi, su una rete che registra perdite per il 50%.
La proposta operativa e unanime del Consiglio Comunale è stata quella di istituire un tavolo congiunto composto da tecnici del Comune e tecnici dell’Alto Calore, per programmare gli interventi prioritari da effettuare, che evitino i disagi su tutto il territorio, ma soprattutto nelle zone maggiormente colpite dall’interruzione idrica, quali le periferie Martiri, Cardito e le zone rurali.
Il Consesso ha proseguito la seduta con l’argomento sull’”Ampliamento cimiteriale, Discussione e Determinazioni”, con la lettura di una relazione tecnica, redatta dagli Uffici Comunali, dove si riassume un po’ la storia, almeno a partire dall’approvazione, da parte del Consiglio Comunale con delibera n. 19 del 30 maggio 2008, del Piano Cimiteriale Cittadino per arrivare all’atto più recente approvato con Giunta Comunale n. 141 del 22 giugno 2015, con il quale è stato affidato un incarico di supporto legale per un approfondimento tecnico-giuridico della questione.
Tutti i presenti hanno condiviso la necessità di accelerare la procedura per trovare una soluzione di chiusura del procedimento, tenuto conto dell’impellente necessità cittadina di carenza di loculi.