Studiosi, rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico danno testimonianza della valenza umana e ideale di Italo de Feo, scrittore, critico letterario, giornalista e uomo politico, nato nella cittadina eclanese nell’aprile del 1912. In occasione del centenario della sua nascita è stato realizzato un volume che raccoglie gli atti del “Seminario di Studi Eclanese”, significativi contributi di Franco Genzale, Giuseppe Galasso, Gaetano Quagliariello, Francesco Pionati, Andrea Amatucci, Settimio di Salvo, Maria Luisa Nava, Raffaele Vacca, Caterina Miraglia, Pasquale Gargano, Pino Galasso, Cosimo Sibilia, Alberto Mazzacchera, la figlia Diana de Feo e il curatore dell’intero libro Claudio Bruno.
«Sono intervenuti – riporta la prefazione –, originati da diverse passioni e interpretazioni del pensiero poliedrico dell’illustre Eclanese, tutti convergenti nell’esaltazione dell’originalità, della riflessione e dell’azione di Italo de Feo. Lui era una grande voce di libertà e su questo ha impostato il suo percorso di vita. Protagonista e testimone critico di un lungo attraversamento del Novecento come pochi altri, amava la politica e riteneva che fosse una risorsa. Era dotato di un ricordo innato per la scrittura, particolarmente versato per le materie storico letterarie e per il giornalismo che si fa storia. Dal ricordo più generale del seminario di studi emerge il profilo dell’uomo legato alla sua città di origine Mirabella Eclano. Aveva amore per il proprio paese ma si sentiva estraneo a certi modi di essere: detestava quella prepotenza verso i deboli, quel servilismo verso i forti e quel clientelismo che per secoli “i galantuomini” hanno rappresentato. Ma se a Napoli, dove il padre, il notaio Ernesto, negli anni ’30 aveva trasferito la famiglia e gli interessi professionali, conservano tuttavia profondi legami, non solo affettivi con la terra d’origine, Italo aveva sviluppato significative esperienze culturali, in Irpinia aveva vissuto una vita breve e un’intensa stagione politica».
Il volume sarà presentato venerdì 8 novembre, alle ore 18, nella sala del Teatro Comunale di Mirabella. Dopo i saluti istituzionali affidati al sindaco Vincenzo Sirignano, interverranno Francesco Barra, professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Salerno, il professore Gerardo Bianco, Presidente degli ex Parlamentari, la Soprintendente ai Beni Archeologici Maria Fariello, la Senatrice Diana de Feo, e le studentesse della V A del Liceo Classico Aeclanum Mustone Teresa e Ianniciello Dolores che leggeranno le lettere fra Italo de Feo e il Cardinale Giovanni Colombo. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Franco Genzale.