1 maggio, lettera aperta a Giuseppe Conte

di , Venerdì, 01 Maggio 2020

"Il mondo del lavoro è messo a dura prova. Tanti vivono con ansia e preoccupazione questa emergenza , fra attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio. Molti , durante la fase più acuta di questa emergenza hanno lavorato negli ospedali, in strada o in ufficio per assicurarci assistenza, soccorso, sicurezza e beni essenziali. Oltre 4 milioni tornano a lavoro lunedì grazie ai primi risultati delle misure di contenimento, impiegati  addetti e operai che potranno confidare nell'applicazione di rigidi protocolli di sicurezza, su cui saremo intransigenti". Queste le parole del Premier Conte in vista della tanto attesa fase 2 che vede appunto  il ritorno al lavoro di molte categorie di lavoratori fermi ormai da più di mesi a causa dell'emergenza sanitaria da coronavirus che il nostro paese sta attraversando in questo periodo. Tanti i  professionisti, operai ed impiegati che potranno ritornare nei luoghi di lavoro, tranne centri estetici e parrucchieri, i quali dovranno attendere il 1 giugno per poter rialazare le saracinesche. A tal proposito ci ha colpito la lettera di una giovane donna imprenditrice irpina, Carmen Iorizzo, che insieme ai tanti imprenditori del settore di tutta Italia, ha deciso di scrivere una lettera al Presidente del Consiglio Dei Ministri Giuseppe Conte, cercando di spiegare e di esporre le proprie perplessità e paure a riguardo .

Di seguito il testo della missiva.

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CONTE

Spett. Presidente del Consiglio, Dott. Giuseppe Conte

Sono UN'ESTETISTA.

Sono un' ARTIGIANA che crea lavoro, produce benessere e rispetta le regole.

Sono una PROFESSIONISTA, che con disciplina e rigore, mette la sicurezza al di sopra di ogni cosa.

Comprendo che mettere d'accordo un'Italia intera, con esigenze, richieste e pretese, sia gravoso ed estremamente impegnativo.

Avere a cuore la salute del Paese e di chi ci vive, è lodevole ed encomiabile, Le dà onore.

Ha il mio pieno sostegno, perché chi vuole la sicurezza e la salute, merita la mia stima.

Entrambi vogliamo offrire sicurezza e garantire a chi si affida a noi, le migliori condizioni possibili.

Nel mio mestiere avere cura dei particolari, usare attenzione, ed evitare qualsiasi rischio , è FONDAMENTALE!

Proprio per questo, vista la peculiarità del lavoro che svolgo, desidero portare a Sua conoscenza che nella mia attività sono estremamente RESPONSABILE, attenta e ligia nell'eseguire tutte le normative igienico sanitarie, utilizzando la massima diligenza con i migliori ausili a disposizione e mettendo dinnanzi ad ogni cosa che faccio "SCIENZA E COSCIENZA"

Lei sa che con il suo Decreto ha sanzionato la morte di oltre 35.000 centri di estetica e 95.000 acconciatori, e legittimato così, il lavoro nero e l' abusivismo?!

Io VOGLIO EVITARE DI DIVENTARE UN' ABUSIVA, non voglio lavorare in nero, non voglio evadere il Fisco perché sono un'imprenditrice che crede nella legalità e ha sempre ,da sempre, lavorato in trasparenza.

Sono una donna che ha avviato un'attività artigianale nonostante mille difficoltà.

Sono un ESTETISTA PROFESSIONISTA, attenta e scrupolosa, che vuole lavorare per garantire il mio contributo al PAESE ITALIA, per cui sono a farLe una richiesta:

venga nel mio Centro, venga a toccare con mano la qualità di quanto Le ho spiegato, venga a vedere con i suoi occhi il livello di sicurezza che attuiamo.

Sono certa che comprenderà che le ESTETISTE sono, tra le categorie, quella più rispettosa delle normative igienico-sanitarie, la categoria che vuole aiutare il paese ad iniziare la " fase due" da Lei indicata, per far partire subito, adesso, la nostra amata ITALIA.

L'aspetto oggi stesso, nel mio meraviglioso Paese, nel mio Centro, perché tengo in estrema considerazione il suo giudizio e la Sua valutazione in merito a quanto scritto e dichiarato.

Cordialmente

Carmen Iorizzo