Prosegue accompagnata da una straordinaria presenza di pubblico la rassegna “Vicoli ed Arte”, in programma ancora fino a domani, 10 agosto, a cura dell'Associazione culturale Miscellanea attraverso il progetto D.N.A. con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Ariano Irpino.
L'Annunziata ha sorpreso i visitatori che non conoscevano questo straordinario scorcio della città che si è rivelato come un museo diffuso con le sue abitazioni antiche, i suoi portali, i suoi tetti di coppi, le sue scalinatelle, la sua pavimentazione in pietra vulcanica. Stravaganti ma efficaci le decorazione nei vicoli con materiali poveri e suggestivi quali paglia, mazzetti di origano, di spighe, di lavanda ma anche barattoli di latta, taralli, spaventapasseri e maccheroni raccolti in bouquet. Alcune case sono state aperte per mostrarne gli antichi arredi, altre hanno ospitato momenti gastronomici come “Li vicini di lu vico”, gli atri dei palazzi De Angelis e Pisapia sono divenuti per l'occasione gallerie d'arte. Di spicco la collettiva “Razza Irpina”, proprio presso palazzo Pisapia, a cura di Simona Spinazzola, che attraverso gli scatti di 10 fotografi mostra i tratti somatici e “le sfumature dell'anima” della gente irpina, una sorta di percorso etnografico leggibile in molti altri aspetti di Vicoli ed Arte.
La rappresentazione della cultura e della vita contadina è stata molto ben curata dalla Cia, la confederazione italiana agricoltori di Ariano Irpino che, non solo ha offerto momenti gastronomici con “cicatielli” e zeppoline realizzate con l'antica varietà di farina “saragolla” riportata in auge per le sue qualità nutrizionali, ma ha proposto un percorso tra gli antichi mestieri con il contadino e i suoi prodotti, gli antichi attrezzi per coltivare la terra, la lavorazione del tombolo, l'intreccio dei fuscelli di olivo per creare le ceste utilizzate dagli stessi contadini e soprattutto un laboratorio per la realizzazione delle conserve di pomodoro.
Aperto al pubblico, per la prima volta dopo il suo restauro, l'ex Ospedale San Giacomo che ha ospitato una retrospettiva sul pittore Mario Dell'Oriente, l'esposizione delle avveniristiche ceramiche realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Guido Dorso e la più tipica maiolica arianese di Mariella Russo che pure ha proposto una bella novità: i gioielli in ceramica, con una ricerca particolare sul colori.
In questa XVIII edizione di Vicoli ed Arte anche la musica resta rigorosamente in tema con la pizzica dei “Canta Cunti”, il Gruppo folkloristico italiano, l'organetto di Tony Folk e per l'ultima serata la “Posteggia napoletana”.
Soddisfatto l'Assessore alla Cultura Manfredi D'Amato: “Devo complimentarmi con le associazioni che hanno collaborato a questa kermesse, con la Cia e Michele Masuccio, sempre disponibili, con Miscellanea che ha organizzato il tutto. Devo dire che Barbara Maraio si è spesa molto dando un segnale diverso, ripercorrendo un tema, quello della conservazione e sviluppandolo molto bene: conservare i beni architettonici, conservare la memoria, conservare i cibi come si faceva un tempo. Azzeccata la scelta della location. Abbiamo fatto ri-conoscere l'Annunziata ai cittadini e abbiamo ridato a Vicoli ed Arte la sua filosofia iniziale di valorizzazione dei luoghi, dell'artigianato, dell'arte, delle tradizioni. Credo che l'obiettivo sia stato raggiunto. Vicoli ed Arte non un mercatino ma un vero e proprio percorso di conoscenza”.
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