La mia sottodidascalia vuole essere una “bislacca” provocazione è chiaro, si perchè quel che è accaduto il primo maggio ad Ariano (villa comunale) ha, per qualche verso, del sensazionale.
Mi spiego: era da un pò di anni che non si vedeva tanta gente nel nostro amato “ma bistrattato parco”. Frotte di bimbi che giocavano nel prato ai piedi del blasonato nostro maniero, persone che passeggiavano sorridendo “una volta tanto” raccontandosi storie, scambiandosi opinioni, etc. Insomma, l’impressione è stata quella di gente che viveva totalmente il nostro polmone verde.
Il “Sensazionale” è stato il veder tanti (ma tanti) arianesi in villa comunale. Non accadeva da molto tempo. Qualcuno (più scafàto), ha dato una spiegazione come dire "più logica" al fenomeno, dando la colpa di ciò alla famosa crisi del “Belpaese”, la mancanza di “vil denaro” ha tenuto tutti a casa tra le mura del proprio paese...Bene! Se questo riesce a tenerci più “stanziali”, facendoci rivivere il luogo di residenza ben venga!
A parte le facili battute, è stata una bella giornata per Ariano tutta, un volta tanto, crisi o no, ci siamo ritrovati a vivere un sano campanilismo.
La giornata ha riservato altre piacevoli sorprese, vari matrimoni sono stati celebrati ieri al paesello, la villa comunale a tratti si è trasformata in un vero e proprio set cinematografico ove cineoperatori, fotografi, truccatori e affini hanno dato il meglio di loro costruendo attorno agli attori principali (gli sposi), una piccola “Love story” della loro giornata rendendola indimenticabile. Una coppia di sposi giunta dalla lontana Repubblica Popolare Cinese, accompagnata da un folto seguito di “Film maker e fotografi” è entrata nel Castello immortalando per sempre “tra foto e video” questo loro importante momento, immersi in un’atmosfera che sa di antico meraviglioso passato ...
Per finire “concedetemelo” approfitto di questa breve epistole per fare gli auguri a chi ieri ha compiuto sessantasei anni, no, non è una persona, ieri amici miei compiva gli anni il Bar Villa!
Dal primo maggio 1947 senza mai una sosta, senza mai un mugugno, anche quando ci sarebbe stato più che mugugnare, lui no, il Bar villa è stato sempre lì al sevizio del bimbo che correva per il gelato, della mamma che si riposava un momento, della coppia di giovani innamorati che si dividevano un’aranciata e mille sguardi, dei ragazzi che andavano (e vanno) lì per ascoltare buona musica etc.
Chiaro è che dietro Il Bar Villa ci sono persone che, da qualche generazione ormai con un lento piacevole perpetuo vivere, continuano a servire bibite, gelati ma, piu di tutto sorrisi e ospitalità. Il mio abbraccio cosmico va al leggendario Raimondo Rubino (per tutti Mondino) che “in barba” al tempo che passa, dirige, vive e fa vivere il Bar Villa con rara maestria, auguri Mondino, auguri BAR VILLA.
Big wave