L'Irpinia, una terra baciata dalla natura. E il sigillo di quel prodigio è diventato un film dal titolo eloquente: “Il bacio azzurro”. Pino Tordiglione, cineasta e produttore originario di Bonito, è cresciuto sulle sponde del fiume Calore e conosce a menadito i luoghi più suggestivi della valle. La sua ultima fatica cinematografica è un'autentica dichiarazione d'amore per la sua risorsa primaria, e una denuncia al tempo stesso verso il malaffare idrico e lo scippo perpetrato ai danni del territorio.“Quello irpino- esclama Tordiglione in procinto di partire per Grado dove domani riceverà un premio per 'Il bacio azzurro'- è tra i più importanti bacini idrici al mondo per salubrità. Non possiamo tollerare più simili scempi ambientali. L'acqua è un bene prezioso e come tale va trattato. Insieme ai vini è senza dubbio l'altra eccellenza del territorio”.
Il regista, a settembre sarà presente pure alla Mostra del Cinema di Venezia, non ammette attenuanti nei confronti di quegli enti responsabili dell'attuale disastro idrico irpino e di quello fluviale, e lancia un appello e alle istituzioni e alle amministrazioni locali che non hanno i depuratori in regola e sversano così di tutto nei fiumi. A giorni infatti lancerà anche la proposta per sottoscrivere un protocollo d'intesa per salvare i fiumi che attraversano l'Irpinia: Calore, Sabato, Ufita, Ofanto,Sele, ridotti a fogne a cielo aperto. “Rispettare l'ambiente equivale a rispettare l'umanità- incalza sempre l'autore del film che si appresta a diventare testimonial dell'Irpinia sulle ribalte che contano-. Flora e fauna fluviali sono compromesse. Ed è paradossale poi che una terra ricca d'acqua come la nostra sia puntualmente a secco. Stiamo minando, anche con i nostri silenzi, l'economia irpina che si fonda innanzitutto sull'agricoltura d'eccellenza. L'acqua è vita: e non è uno slogan vuoto o ad effetto. E' una realtà che noi stiamo rinnegando”. Pertanto Tordiglione non sta in silenzio, e non fa lo spettatore passivo, tutt'altro. Il suo attivismo e la sua sensibilità verso il patrimonio ambientale e la sua terra li ha, a più riprese, manifestati pubblicamente facendosi, forse, pure qualche nemico. Poco importa.
Al regista importa al contrario lanciare messaggi netti senza edulcorare troppo una realtà che non sempre corrisponde a quella traslata sul grande schermo. L'impegno civile di Tordiglione è contagioso, e nella sua iniziativa di salvaguardia dei fiumi e dei bacini idrici irpini ha già coinvolto luminari di grido come Andrea Segrè che tra qualche settimana sarà in Irpinia per presentare il progetto accademico d'impronta idrica che porta avanti con successo.