Ariano come città possibile. Se ne è discusso durante il convegno sull’urbanistica e sulle prospettive di sviluppo architettonico del Tricolle, organizzato dall’associazione Arnanah. Dal dibattito è emersa l’interessante proposta di Angelo Verderosa, noto architetto irpino, che ha pubblicato il suo studio preliminare sulla rivista periodica dell’associazione.
“Il futuro urbanistico di Ariano dovrebbe essere riannodato intorno a grandi condensatori, quali la stazione dell’alta capacità, la strada Fondo Valle- Ufita, un nuovo casello autostradale nei pressi del pastificio Baronia. La nuova visione di Ariano dovrebbe essere “nordista”, nel senso di uno sviluppo geografico che dialoghi con i piccoli comuni a nord di Ariano. Inoltre, è fondamentale rafforzare le differenze tra i tre poli che costituiscono la città di Ariano, centro storico, Cardito e Martiri e puntare su un progetto all’interno di questi settori. Ad esempio, un viale alberato dalla rotonda di Cardito fino al Pip di Camporeale. Un errore fatto ad Ariano, la realizzazione di opifici industriali nel bel mezzo di uliveti e della campagna. E’ certamente il frutto di un disordine politico e sociale più che urbanistico. Ariano soffre di un certo individualismo comune a buona parte d’Italia”.